Lo scopo dell’Associazione è quello di favorire lo sviluppo di una rete di competenze e conoscenze tra giovani ingegneri nel territorio cuneese. Il confronto di esperienze diverse, la possibilità di attingere in maniera proficua a competenze anche molto diverse è di sicura utilità in qualunque ambito professionale. Nell’era digitale la qualità delle informazioni (applicabilità, affidabilità, impatto) gioca un ruolo centrale: un confronto costruttivo tra professionisti è utile ad incrementare la qualità delle conoscenze.
UN “NUOVO” TERREMOTO: E ADESSO?
NE HA PARLATO L’A.G.I.C.–ASSOCIAZIONE GIOVANI INGEGNERI CUNEO, GIOVEDI’ SCORSO A SAVIGLIANO.
L’A.G.I.C. – Associazione Giovani Ingegneri di Cuneo, nella serata del 08/09 in Savigliano ha tenuta una tavola rotonda aperta ai soci e ai non soci per approfondire il tema del terremoto.
In apertura di serata il Presidente A.G.I.C., Dott. Arch. Ing. Danilo Picca, ha espresso il senso di commozione e di partecipazione dell’Associazione all’evento catastrofico che ha colpito il Centro Italia. L’Associazione ha, infatti, subito aderito all’iniziativa, organizzata con il supporto del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Cuneo per l’aiuto della Croce Verde di Ascoli, invitando tutti i propri soci e simpatizzanti a partecipare alla raccolta di generi di prima necessità a supporto dei terremotati.
L’A.G.I.C. sta cercando da tempo di portare avanti un discorso sia a livello culturale che formativo relativo alla sensibilizzazione nei confronti di questi traumi sociali, che però spesso non vedono delle conseguenze sull’evoluzione del Sistema Italia.
Già l’anno passato l’A.G.I.C. ha proposto a tutte le scuole medie e superiori della provincia di Cuneo, rinnovando l’iniziativa anche quest’anno, una percorso formativo di sensibilizzazione dei ragazzi della terza media e del primo biennio superiore nei riguardi della sicurezza in caso di terremoto, incendio e nella navigazione in internet, inseribile anche nel quadro dell’orientamento scolastico.
La convinzione dei soci A.G.I.C. è che la prevenzione si debba fare proprio in quelle sedi, che sono “le fabbriche” delle menti di domani e troppo spesso le più colpite dal sisma.
Parallelamente l’Associazione Giovani Ingegneri di Cuneo ha avviato un discorso ampio rispetto a ciò che la società pretenderebbe e ciò che in realtà gli Ingegneri possono fare in base alle leggi e norme, nonché rispetto alla consuetudine instaurata e difficile da sradicare.
Per mano del Presidente, del Segretario, Dott. Ing. Marco Meineri, del Tesoriere, Dott. Ing. Stefano Ponzalino, e del Consigliere alla Territorialità, Dott. Ing. Walter Pietro Marino, è stata lanciata in diretta una campagna di sensibilizzazione sul tema tramite Facebook, coinvolgendo i rappresentanti dei giovani ingegneri di tutta Italia, alcuni membri del Consiglio Nazionale degli Ingegneri e dell’Inarsind.
Si è discusso della possibilità di dotare di targhetta di pericolo, come negli Stati Uniti, gli edifici non adeguati alle norme sismiche attuali e di come superare alcuni blocchi psicologici sull’uso di metodologie avanzate ed innovative di intervento sugli edifici esistenti, puntando molto l’attenzione sui centri storici ed i beni vincolati.
Hanno portato un loro contributo anche degli architetti, quale l’Architetto Paolo Bovo in rappresentanza della voce del libero professionista, ed un Funzionario della Soprintendenza oltre ad una comunicazione, riportata dal Presidente Picca, del Prof. Ing. Alessandro De Stefano, già professore Ordinario di Progettazione Antisismica del Politecnico di Torino, che non ha potuto presenziare, ma che ha tenuto a dare un proprio contributo alla discussione svolta dall’Associazione di cui è Socio Onorario.
La serata si è svolta analizzando problemi ed incongruenze del Sistema Italia per quanto riguarda la prevenzione e protezione sismica, tracciando anche alcune proposte di soluzione allo scopo di migliorare la sicurezza pubblica e prevenire tali drammi.
Il monito della serata è stato quello di non dimenticare i fatti accaduti ed operare affinché questa ennesima esperienza traumatica abbia delle ricadute migliorative effettive sull’organizzazione sistemica del settore delle costruzioni, ai fini di garantire l’incolumità delle persone e dei beni, contenendo i danni possibili e portando sviluppo economico e di occupazione non a danni fatti, ma per prevenzione e protezione.
Ringraziando.
Il Consiglio Direttivo A.G.I.C.